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Trastevere e il ghetto ebraico

Fin dal tempo dei romani, quando rimase l’ultimo avamposto di resistenza etrusca, Trastevere è sempre stato, come dice il suo stesso nome “al di là del Tevere”, distaccato dalla città vera a propria.  Nei secoli è stato popolato da tutti gli emarginati della città e dai viaggiatori, diventando un quartiere cosmopolita. E’ nelle sue vie, precisamente in Largo Argentina che fu ucciso Giulio Cesare. Anche il Ghetto ebraico, il secondo più antico del mondo, rimase un quartiere in cui gli ebrei romani furono costretti a vivere dal 1555 fino al 1870 quando finalmente vennero equiparati al resto della popolazione. Anche  il “Quartiere Rinascimentale”, quello dei fori romani, fu per un periodo abbandonato diventando paludoso, fino al Rinascimento quando fu bonificato e ricostruito diventando con le sue botteghe artigiane uno dei più particolari e amati di Roma.